“Disimparare non significa dimenticare, ma mettere in discussione ciò che abbiamo interiorizzato come naturale, universale, neutro. È un processo di decostruzione e di reinvenzione: smantellare i saperi egemonici che normalizzano gerarchie, esclusioni e violenze, e aprire spazi in cui possano emergere altre voci, altre storie, altre epistemologie.
Significa accettare di muoversi in equilibrio precario, assumere posture scomode, riconoscere la parzialità del proprio sguardo e trasformarla in occasione di dialogo e di creazione. Disimparare è un atto collettivo, una pratica di resistenza, un gesto che non cerca risposte definitive ma che genera domande capaci di farci ripensare i luoghi, i corpi e le relazioni”.
La riflessione ha preso forma durante l’appuntamento di Scripta 2025 alla Casa del Popolo di San Niccolò, intrecciando prospettive diverse e lasciando che fossero gli interventi dei partecipanti a orientare il corso della serata. A sostegno di questo processo, una cornice espositiva concepita come spazio di risonanza ha accompagnato l’evento, trasformando lo spazio in un vero e proprio laboratorio di percezione e immaginazione. Nella stessa serata il gruppo curatoriale ha condotto la presentazione del libro di Giulia Grechi, Disimparare. Politiche, poetiche, immaginazioni altre, (Gli ori, 2024), in dialogo con l’autrice e con Viviana Gravano.
In mostra le opere di Arianna Perotti, Andrea Virginia Fantoni, Liu Zhyiu e il Collettivo CPS.
Qui il link ai 10 esercizi per disimparare , replicabili ovunque, pensati dal giovane gruppo curatoriale.












Scripta 2025 è realizzato con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del Bando #Toscanaincontemporanea2025, con il sostegno della Libreria Brac e la collaborazione di ARCI Firenze, Gli Ori Editori e SRISA Firenze
Direzione artistica Pietro Gaglianò
Ufficio stampa Monica Zanfini
Progetto grafico Emanuela Stanganelli – Tadà Desing
Social Media Federico Pagani
