È Gloria Calderone la vincitrice della seconda edizione del Premio Scripta, con un progetto incentrato sul ruolo delle arti performative nella progettazione dello spazio pubblico, pensando i corpi dei performer come soggetti capaci di espandere le possibilità di lettura e scrittura della città.
Il progetto è stato selezionato dopo una attenta valutazione delle 44 candidature pervenute. La giuria, composta da Giovanni Attili, professore associato di Urbanistica presso la Sapienza, Serena Carbone, docente e storica dell’arte, Paolo Gori editore de Gli Ori, Maria Giovanna Mancini, storica dell’arte e critica d’arte, Università di Bari “Aldo Moro”, Pietro Gaglianò, critico d’arte e direttore di Scripta, ha riconosciuto l’originalità della proposta di Calderone, la sua solidità teorica e il potenziale innovativo nell’intreccio tra studi relativi allo spazio urbano, alle arti visive e alle performing art.
Il premio prevede una una borsa di studio da 2000 euro e la pubblicazione del saggio con la casa editrice Gli Ori nella collana I limoni in uscita nel 2024.
Gloria Calderone è architetta, dottoranda in Progettazione Urbanistica e Territoriale al Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze; dal 2019 è cultrice della materia in Analisi del Territorio e degli Insediamenti presso lo stesso dipartimento e dal 2023 anche in Urbanistica all’Università di Palermo. La sua ricerca riguarda le possibilità di progettare e risignificare lo spazio pubblico attraverso l’agire estetico-performativo dei corpi. In particolare, indaga le possibilità di collaborazione tra progettazione urbana e arti performative attraverso metodologie creative body-based.
Ha collaborato con diversi studi di architettura a Barcellona, Lisbona e Palermo.
Il Premio Scripta per la giovane critica d’arte viene realizzato dall’Associazione “Scripta. L’arte a parole”, in collaborazione con Gli Ori editori contemporanei e Libreria Brac, Firenze, con il sostegno di Regione Toscana – Progetto realizzato nell’ambito del Bando Toscanaincontemporanea2023, con il contributo del Comune di Firenze e della Città Metropolitana di Firenze.